GdF, evasione fiscale: attività ricettiva al posto di coltivazione di agrumi”

Un imprenditore è indagato per dichiarazione infedele e gli sono stati sequestrati 142.135 euro

Il Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata ha eseguito un decreto di sequestro preventivo per equivalente, dell’importo di 142.135 euro, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, su conforme richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un imprenditore, titolare della ditta specializzata in “coltivazione di agrumi” con sede a Sorrento. L’uomo è indagato per dichiarazione infedele.

L’attività ispettiva, condotta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Massa Lubrense, ha svelato come la ditta verificata – nonostante il codice di attività dichiarato e fruendo, pertanto, dell’abbattimento del reddito previsto per tali tipologie di soggetti economici – esercitasse, di fatto, un’attività turistico-ricettiva e di ristorazione.

In particolare, il soggetto è stato deferito per il reato di dichiarazione infedele, in quanto, nel periodo d’imposta 2022, avrebbe sottratto alle pretese impositive ricavi per un importo complessivo pari a 419.509 euro, con conseguente I.R.P.E.F. evasa pari, appunto, a 142.135 euro.

Alla luce delle risultanze emerse è stata, pertanto, emessa la misura ablatoria reale, anche per equivalente, per l’esatto ammontare dell’imposta evasa, corrispondente al profitto del reato.

Nel corso delle operazioni è stata sequestrata l’intera somma oggetto del provvedimento cautelare, ponendo il vincolo giudiziario su disponibilità finanziarie per 406,89 euro e – per la restante parte – su un immobile sito a Sant’Agnello, di proprietà dell’indagato.