Ministro Costa: “Per chi inquina il fiume Sarno tolleranza zero”

Queste le sue parole dopo quello che è accaduto qualche giorno già con lo sversamento ed il nuovo sequestro effettuato nell’ambito della campagna di controlli tesa a verificare la regolarità degli scarichi industriali e civili recapitanti

 

Redazione – Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa commenta così dopo lo sversamento nel fiume Sarno ed il nuovo sequestro effettuato nell’ambito della campagna di controlli tesa a verificare la regolarità degli scarichi industriali e civili recapitanti: “Tolleranza zero per chi inquina il fiume Sarno. Siamo con il fiato sul collo dei responsabili di questi scempi e non abbiamo intenzione di fare sconti a nessuno”.

Controlli effettuati condotti dai militari della stazione Carabinieri forestale di Sarno che hanno dato esecuzione, presso lo stabilimento della società La Doria SpA sito in Sarno, ad un decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Nocera Inferiore.

Il ministro aggiunge che “questo è un attacco al territorio, un’offesa ai cittadini ed a tutti quegli imprenditori che con grandi sacrifici portano avanti le proprie aziende nel pieno rispetto delle regole e del territorio che li ospita”.

I militari forestali hanno sequestrato le vasche situate a valle dell’impianto di depurazione del sito produttivo, vasche non indicate quali aree di deposito temporaneo nell’atto di autorizzazione e nelle quali erano illecitamente depositati rifiuti liquidi e fanghi.

Inoltre è stato anche sequestrato l’impianto di osmosi e filtrazione del sito produttivo poiché, durante il ciclo industriale, le acque da lì provenienti venivano scaricate direttamente nel Rio Foce, affluente del fiume Sarno e ricadente fra l’altro nel Parco Regionale del Fiume Sarno, senza che fossero sottoposte ai prescritti trattamenti di depurazione.

Molta la sensibilità dei  cittadini che hanno inviato al ministro tante foto, segnalazioni e denunce dopo la conclusione del lockdown: “Negli ultimi mesi, e soprattutto con la fine del lockdown ho ricevuto tantissime segnalazioni, fotografie e denunce di cittadini. L’attenzione è alta, segno che la sensibilità ambientale è cambiata, c’è maggiore consapevolezza che il territorio in cui viviamo bisogna amarlo e rispettarlo, denunciando ogni scempio ai danni della natura. A questi cittadini e alle forze dell’ordine impegnate quotidianamente, va il mio personale ringraziamento”.

Nel dettaglio, a seguito degli accertamenti condotti dal medesimo reparto Carabinieri ed ai quali hanno collaborato tecnici del Dipartimento Provinciale di Salerno dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Campania e tecnici dell’ente Parco Regionale del Bacino Idrografico del Fiume Sarno, il sostituto procuratore della Procura di Nocera Inferiore, dottoressa Anna Chiara Fasano, titolare dell’indagine ed il procuratore della Repubblica dottor Antonio Centore hanno richiesto l’emissione del provvedimento di sequestro accolta dal Gip dottor Giovanni Pipola del Tribunale di Nocera Inferiore.