Ortopedia ospedale di Sorrento: fiore all’occhiello per sostituzione protesica del gomito

Sono stati già realizzati tre impianti mentre circa 20 quelli di applicazioni di protesi parziali

Sorrento – Il reparto di Ortopedia dell’ospedale di Sorrento è il fiore all’occhiello per la sostituzione protesica del gomito.

Diretto dal dottor Massimo Morra svolge regolare attività di applicazione di tecniche chirurgiche di ricostruzione dell’articolazione del gomito, sia dell’estremo prossimale di avambraccio, sia di estremo distale di omero, sia per instabilità. Un processo di specializzazione che si inserisce nel quadro dello sviluppo complessivo dei servizi sanitari offerti del nosocomio sorrentino, programmato dall’Asl Napoli 3 Sud guidata dal direttore generale Giuseppe Russo. Nessun paziente affetto da queste patologie viene indirizzato presso centri traumatologici superiori, se non per associazione a patologie pertinenti o per particolari complicanze che richiedono specializzazioni. Va sottolineata la ormai standardizzata applicazione della tecnica di sostituzione protesica totale di gomito: in traumatologia questa che va riservata soltanto ai casi di fratture dell’estremo distale di omero non ricostituibile e per pazienti anziani caratterizzati da una bassa richiesta funzionale in termini di forza e che altrimenti dovrebbero rassegnarsi ad una rigidità di gomito. Sono stati già tre gli impianti realizzati. Ma non vanno dimenticate le applicazioni di protesi parziali, con particolare riferimento a quelle di capitello radiale, essenziali nelle complesse fratture-lussazioni del gomito per ripristinare una corretta stabilità: queste sono più tipiche dei soggetti giovani ad alta richiesta funzionale: sono stati eseguiti circa 20 impianti. Inoltre non bisogna dimenticare la complessa traumatologia prossimale dell’ulna che spesso si associa a problemi di stabilita del gomito. In definitiva, un reparto che saputo sviluppare una rilevante esperienza sulla patologia traumatica della complessa articolazione del gomito anche sfruttando importanti collaborazioni di livello nazionale.

GiSpa