Qatar 2022, sul tetto del mondo l’Argentina

In una finale al cardiopalma, di un mondiale che sarà ricordato per i suoi strascichi, giocata tra l’albicelesete e le bleu i mattatori sono i due numeri dieci: Messi e Mbappé. Ma alla fine chi alza l’ambito trofeo è l’argentino

Foto tratta da Fanpage

Redazione – A Qatar 2022 l’Argentina è sul tetto del mondo.

In una finale al cardiopalma, di un mondiale che sarà ricordato per i suoi strascichi, giocata tra l’Albicelesete e Les Bleu i mattatori sono i due numeri dieci: Messi e Mbappé. Ma alla fine chi alza l’ambito trofeo è l’argentino.

Una finale giocata da quelle squadre che erano tra le favorite alla vigilia, dopo che strada facendo erano andate a casa Brasile, la più accreditata alla vittoria finale, la Germania, il Portogallo, l’Inghilterra e la Spagna.

Ed ancora una volta la vincitrice di una finale è stata decretata dai calci rigori, stavolta fatali ai francesi, che sono riusciti a rimette le cose al loro posto dopo che l’Albiceleste aveva avuto in mano il bandolo della matassa, realizzando due reti, una con Messi e l’altra con Di Maria, non facendo capire più nulla ad una Francia che sembrava essere morta e non reagire.

Poi Les Bleu nella ripresa si sono pian piano svegliati dal loro torpore mentale ed hanno messo in ambasce la squadra sudamericana che sembrava aver un po’ mollato, mentalmente, dopo il doppio vantaggio, ma il braccio di Otamendi sul tiro di Kolo Muani decreta la massima punizione che Mbappè non sbaglia. Gara riaperta e francesi che sulle ali dell’entusiasmo trovano subito il pareggio ancora con Mbappè. È 2 pari e si va ai tempi supplementari. La gara si alza ulteriormente di ritmo e fioccano le occasioni, sia per l’una che per l’altra di passare in vantaggio: per prima lo fa l’Argentina con Messi, poi ci pensa ancora Mbappè per i francesi. Si va alla lotteria dei tiri dal dischetto: l’Albiceleste ne realizza quattro (Messi, Dybala, Paredes e Kolo Muani), mentre Les Bleu uno con Mbappè, due sono fatali a Coman e Tchouameni.

Dopo ben 36 anni la squadra argentina alza al cielo il trofeo calcistico più ambito al mondo, quello che fino ad oggi mancava ad un campione come Leo Messi.

Così cala il sipario su un mondiale che per la prima volta nella storia si è giocato in un periodo insolito dell’anno, in una nazione che di calcio ne mastica quasi niente, che una risorsa molto importante: il petrolio, dove scorrono fiumi di dollari che sono stati all’origine del cosiddetto ‘Qatargate’. Un mondiale che sarà forse ricordato solo per la vittoria finale dell’Argentina di Leo Messi, dopo ben 36 anni dall’ultimo successo mondiale, quello del 1986 di Maradona.

ARGENTINA – FRANCIA 7-5 (dcr)

Argentina (4-3-3): E. Martinez; Molina (1′ pts Montiel), Otamendi, Romero, Tagliafico (16′ sts Dybala); De Paul (12′ pts Paredes), Fernandez; Mac Allister (11′ sts Pezzella); Messi, Alvarez (13′ pts Lautaro Martinez), Di Maria (19′ st Acuna).

A disp.: Armani, Rulli, Almada, A. Correa, Foyth, Lisandro Martinez, Palacios, Guido Rodriguez, Gomez. All.: Scaloni

Francia (4-2-3-1): Lloris; Koundé (16′ sts Disasi), Varane (8′ sts Konaté), Upamecano, Theo Hernandez (26′ st Camavinga); Tchouaméni, Rabiot (6′ pts Fofana); Dembélé (41′ Kolo Muani), Griezmann (26′ st Coman), Mbappé; Giroud (41′ Thuram).

A disp.: Areola, Mandanda, Guendouzi, Pavard, Saliba, Veretout. All.: Deschamps

Arbitro: Marciniak (Polonia)

Marcatori: 23′ rig. e 4′ sts Messi (A), 36′ Di Maria (A), 35′ st rig., 36′ st e 13′ sts Mbappé (F)

Rigori: Mbappé (F) gol, Messi (A) gol, Coman (F) parato, Dybala (A) gol, Tchouameni (F) fuori, Paredes (A) gol, Kolo Muani (A)

Ammoniti: Fernandez (A), Rabiot (F), Thuram (F), Acuna (A), Paredes (A), Montiel (A)

GiSpa