Riconosce i suoi stupratori la turista inglese

Durante l’udienza terminata in notturna piange ma con la forza d’animo afferma che sono loro

 

Redazione – Durante l’udienza terminata in notturna la turista inglese riconosce i suoi stupratori, piange ma con la forza d’animo e sostenuta dalla sua avvocatessa afferma che sono loro. 

È stata una prova dura quella che ha affrontato la donna inglese ma di origini canadesi che vive da anni nel Kent, certo che non era facile affrontare l’incidente probatorio che si è tenuto presso il Tribunale di Torre Annunziata, nella giornata del 9 luglio.

Avere davanti quegli uomini che le hanno provocato quel po’, era molto imbarazzante e dentro di se ci sono stati dei momenti che l’hanno turbata non poco se ad un certo punto si è messa a piangere. Capelli chiari e legati, vestito blu, sguardo deciso da donna anglosassone, per entrare in tribunale ha utilizzato un ingresso secondario, grazie anche alla privacy che le è stata attuata con il dispositivo di sicurezza.

Ha raccontato quello che accadde quella sera in cui i due baristi dell’albergo le avrebbero offerto un drink, presumibilmente adulterato con ‘droga da stupro’, dopodiché l’avrebbero violentata e ‘passata’ ad un numero imprecisato di altri uomini che volevano soddisfare e sfogare i loro bisogni.

Ma l’importante è avvenuto quando ha dovuto riconoscere il volto dei suoi stupratori, certo che la tensione interna è salita alle stelle nonostante che ella sia di ceppo anglosassone, ma è sempre una donna che ha i suoi limiti. Si è fatta forza e coraggio ed affiancata dalla sua avvocatessa ha detto: “Sì, sono loro”, riconoscendo quattro dei cinque ex dipendenti dell’hotel, che erano in aula con le folte barbe cresciute durante i due mesi in carcere. Indagati a piede libero sono gli altri due ex dipendenti dell’albergo ed il custode di un vicino stabilimento balneare.

Quello che ha riferito in aula potrà essere usato come prova quantunque si dovesse svolgere un processo a carico degli indagati.

 

GISPA