Sorrento, presentazione di “Non è la solita storia del pastore”

Divagazioni sul presepe tra Napoli, Sorrento e il resto del mondo

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "CITTÀ DI SORRENTO Martedì,7 dicembre 2021- ore 18,00 Sala Consiliare del Comune incontro con DINO GOMBOS GIGI SCOTTI autori del libro È LA SOLITA STORIA DEL PASTORE... divagazioni sul Presepe tra Napoli, Sorrento ed il resto del mondo Dopo il saluto del Sindaco Ανν. MASSIMO COPPOLA Condurrà GIULIANA GARGIULO Coa Scor NON LA SOLITA STORIA DEL resn PASTORE. Presepe Ναραlς erndo Interverranno ENZO VITIELLO ENzO PUGLIA Suggestioni musicalia cura di: VINICIO e GEA GOMBOS La cittadinanza è invitata Il Sindaco Ανν. Massimo Coppola L'Editore Franco Di Mauro"

Domani 7 dicembre, alle ore 18, nella sala Tasso del Palazzo Comunale di Sorrento, in piazza Sant’Antonino 1, sarà presentato il libro dal titolo “Non è la solita storia del pastore”, edito da Franco Di Mauro. Saranno presenti gli autori, Dino Gombos e Gigi Scotti, introdotti dai saluti del sindaco di Sorrento, Massimo Coppola. Previsti interventi di Enzo Vitiello ed Enzo Puglia. Modera la giornalista e scrittrice, Giuliana Gargiulo. La serata sarà impreziosita da interventi musicali di Vinicio e Gea Gombos.

!Il volume esprime le divagazioni che nascono dal desiderio di trasmettere l’emozione di chi ogni anno costruisce il presepe a chi lo viene a visitare e a chi avrà l’occasione di leggere queste pagine, realizzandosi così un rapporto tra il fare, l’osservare e l’apprendere – si legge in una nota – Reca la storia del presepe classico con pastori vestiti, la storia del presepe popolare con pastori di creta e le ragioni dell’uno e dell’altro. Ma soprattutto i motivi che ogni anno animano l’impegno a costruire il presepe: una semplice tradizione o la suggestione del valore mistico della Natività, oppure la solidale partecipazione ad un arcaico ma genuino vivere quotidiano? Nelle mani di ogni artefice, animato da senso religioso o da laica solidarietà sociale, le singole componenti della struttura, pur remote nella storia, si risvegliano a nuova vita attraverso la conferma di vecchie costumanze, di antichi valori”.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti, e nel rispetto degli obblighi delle norme anti Covid-19.