Sorrento, trovata morta la balenottera del porto

Ma fanno sapere dall’Amp Punta Campanella che fonti attendibili dicono che molto probabilmente si tratti dello stesso esemplare visto ieri pomeriggio, ma secondo l’ipotesi riportata del Cert che la balena trovata morta non sia la stessa individuata ieri, in base alle dimensioni apparentemente diverse rispetto a quelle dell’esemplare visto ieri

Sorrento – È stata trovata morta la balenottera del porto di Sorrento.

La fine della speranza di trovarla viva è stata resa nota da Laura Cuomo de La Grande Onda, e la stessa logicamente si riferisce alla balenottera che era rimasta incastrata in un angolo del molo, in definitiva aveva perso l’orientamento e non è riuscita più ad uscire nonostante i tentativi che le hanno provocato anche diverse ferite.

Sempre come spiega Laura Cuomo. “Il primo avvistamento della balena nelle acque di Castellammare risale al giugno 2020. È stata poi avvistata di nuovo a dicembre ed infine, ieri, ormai morente. Qualcuno lo ha capito che con tutta probabilità si tratta sempre dello stesso esemplare, imprigionato per ragioni di orientamento, nel nostro golfo?”.

Fanno sapere dall’Amp Punta Campanella che fonti attendibili dicono che molto probabilmente si tratti dello stesso esemplare visto ieri pomeriggio, ma secondo l’ipotesi riportata del Cert che la balena trovata morta non sia la stessa individuata il 14 gennaio, in base alle dimensioni apparentemente diverse rispetto a quelle dell’esemplare visto ieri.

Dall’Amp Punta Campanella, si fa sapere ancora che “la morte della balenottera è stato un evento, assolutamente insolito per le nostre zone, che ha colpito tutti. Ma bisogna evitare, come spesso accade in casi come questo, esasperazioni e cercare colpevoli.

Proprio in questi mesi l’Amp Punta Campanella è impegnata in un progetto europeo di tutela dei delfini LifeDelfi, insieme al CNR, Legambiente, altre aree marine protette e partner di prestigio”.

Inoltre la stessa Area marina protetta conferma che “il Golfo di Napoli è una zona importante per il passaggio dei grandi cetacei. L’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) qualche anno fa ha ufficialmente riconosciuto la zona come “important marine mammal area” (area di importanza per i mammiferi marini). Un riconoscimento importante che permette di estendere l’attenzione ben oltre la tutela dei soli mammiferi marini, coinvolgendo uno spettro più ampio di specie, biodiversità ed ecosistemi, nell’ambito di una strategia globale di conservazione marina”.

GiSpa