Sorrento, volontari Wwf salvano gabbiano ferito

Era in difficoltà sugli scogli dei Bagni della Regina Giovanna e diverse segnalazioni di bagnanti raccontavano che da diversi giorni il volatile nuotava nella baia spostandosi tra il Capo di Sorrento e la Pignatella

Foto tratta dal diario di Facebook di Claudio d’Esposito

Sorrento – Un gabbiano ferito è stato salvato dai volontari del Wwf

Era in difficoltà sugli scogli dei Bagni della Regina Giovanna e diverse segnalazioni di bagnanti raccontavano che da diversi giorni il volatile nuotava nella baia spostandosi tra il Capo di Sorrento e la Pignatella.

L’esemplare recuperato dagli ambientalisti ha una brutta frattura all’ala e per questo verrà portato al Cras il Frullone di Napoli dagli attivisti Wwf per le cure del caso.

“Riceviamo in questi giorni di inizio estate decine di telefonate per rinvenimenti di pullus e nidiacei in difficoltà – spiega Claudio d’Esposito, presidente del Wwf Terre del Tirreno -. Quello che ci rattrista è il constatare come lo Stato, a cui è delegata la tutela della fauna selvatica protetta, sia assente. Nonostante l’emendamento di legge a firma dell’onorevole Carmen Di Lauro (M5S), che abbiamo accolto con entusiasmo, che destinava nuove risorse economiche proprio per il trasporto e la cura degli animali selvatici ai Cras, in penisola sorrentina nessuno degli enti e delle forze dell’ordine preposte è attualmente disponibile per trasportare e salvare specie protette in difficoltà.

Ancor meno se si tratta di gabbiani che vengono considerati animali di ‘serie B’. Eppure sulla nostra costa e all’interno dell’Area marina protetta Punta Campanella vive e nidifica il gabbiano corso considerato una specie particolarmente protetta. Il Gabbiano corso è una specie nei confronti della quale sono previste misure speciali di conservazione per quanto riguarda l’habitat. La tutela della fauna, patrimonio indisponibile dello Stato, è ancora una volta vergognosamente lasciata al buon cuore e all’iniziativa di associazioni e volontari che, nei limiti delle loro possibilità, a proprie spese e a proprio rischio e pericolo, continuano a coordinare e gestire il recupero di animali in difficoltà e bisognosi d’aiuto”.