Stupro turista inglese, a novembre il processo

La Procura oplontina chiede il giudizio immediato e l’udienza è stata fissata il 23

 

Meta – Si svolgerà il 23 novembre l’udienza del processo per lo stupro turista inglese che avvenne nel 2016 e la Procura oplontina chiede il giudizio immediato.

Il quintetto che è in carcere a Poggioreale fu il responsabile dello stupro che avvenne quella notte tra il 6 e il 7 ottobre 2016, e nel corso dell’incidente probatorio celebrato il 9 luglio, la donna ricostruì la dinamica di quella sera: due baristi dell’albergo le avrebbero offerto un drink, presumibilmente adulterato con ‘droga da stupro’, dopodiché l’avrebbero violentata e concessa alle voglie di un numero imprecisato di altri uomini che si trovavano in un altro locale.

Quando ella tornò in Gran Bretagna denunciò il fatto alla polizia del Kent che la sottopose al prelievo di campioni biologici e ad accertamenti medico legali, ed i medici britannici rilevavano che aveva dei lividi ed ecchimosi su tutto il corpo.

Grazie alla collaborazione della polizia di Sorrento e di quella britannica del Kent, il pm titolare dell’inchiesta, Mariangela Magariello, ha ricostruito cosa accadde quella notte, ricostruzione che si basa sulle dichiarazioni rese dalla donna, comprese quelle rilasciate durante l’incidente probatorio, gli esami del dna e l’analisi delle conversazioni tra i presunti stupratori.

Sulla base di questi indizi, secondo la Procura, emerge l’evidenza della prova è chiede il giudizio immediato.

Ma la difesa potrebbe chiedere al Gip, Emma Aufieri, il giudizio abbreviato che consentirebbe agli indagati, se fossero condannati, di ottenere lo sconto di un terzo della pena, ma forse si punterà sul processo ordinario. Intanto stando in carcere sperano di uscirne dopo quattro mesi, ma ad ottobre sarà discusso il ricorso presentato dalla difesa contro il diniego dei magistrati agli arresti domiciliari. Poi il mese successivo la Cassazione deciderà se devono restare in cella o uscirne.

 

GISPA