Toccante Rappresentazione storica 84, il ritorno dopo il covid (Video)

È ritorna nella strade cittadine di Piano di Sorrento dopo ben due anni di assenza causa la pandemia, passando tra due ali di folla che hanno invaso la cittadina dall’intera costiera

Piano di Sorrento – La suggestiva Rappresentazione storica 84 è ritornata dopo il covid.

Si è incamminata per le strade cittadine di Piano di Sorrento dopo ben due anni di assenza causa la pandemia, passando tra due ali di folla che hanno invaso la cittadina dall’intera costiera e non.

Dall’entrata in Gerusalemme accolto con le palme alla crocifissione, questo accadde a Gesù, ed è questo che si rappresenta con le fasi salienti in questa rappresentazione storica della morte e passione di nostro Signore Gesù.

Le restrizioni  causate del covid hanno ‘contaggiato’anche per questa rappresentazione, non è stato effettuato il solito giro ma uno più breve, non è stato effettuato il processo in piazza Cota ma nel parcheggio di via Cavottole, per non far accalcare molte persone che potevano causare assembramenti. Il covid non ha scoraggiato nessuno, dagli intraprendenti figuranti alle persone che assiepate specialmente lungo il corso Italia, così è ripresa una tradizione che nacque nella metà degli anni ’80 del secolo scorso e di cui vi forniamo la storia scritta da Giuseppe Marotta e tratta dal sito rappresentazionestorica84.it.

Questa è la storia:

“La storia di questa manifestazione è il racconto dell’amicizia e della crescita insieme di un gruppo di ragazzi che hanno iniziato e condiviso il loro percorso di vita in uno stesso luogo, quello che ha permesso a tanti di loro di entrar a far parte del mondo reale senza perdere però la voglia di sognare.

Il luogo reale, ma sempre ai nostri occhi magico, é lo studio fotografico “Interfoto” di Antonio Irolla, un uomo che per tanti di noi ha rappresentato svariate figure, ma tutte veramente educative e formative perché il luogo che frequentavamo ci univa nella comune passione per lo sport e per l’impegno politico, al di là delle singole convinzioni.

A metà degli anni ’80 il nostro paese, Piano di Sorrento, era uno dei luoghi italiani in cui era più forte e radicata la tradizione spagnola di celebrare la Pasqua, rappresentando la passione e morte di Gesù Cristo con il corteo degli “incappucciati” che portavano in processione i simboli della passione e le statue della Madonna e del Cristo morto.

Questa celebrazione tradizionale e secolare della Pasqua agli occhi di quasi tutti i cittadini appariva immutabile e intoccabile. Non però ai nostri occhi cui Antonio Irolla, senza sermoni ma semplicemente con la sua quotidianità, aveva regalato occhiali che permettevano di vedere anche qualcosa che non era cosi scontato e tangibile.

Molti di noi avevano capito che tante persone, pur ammirando tali cortei e rispettandone il contenuto religioso, avrebbero voluto che ci fosse un’immediatezza visiva che riportasse loro l’avvenimento storico, con tanto di personaggi in costume del tempo e con la riproduzione scenografica dei luoghi.

All’inizio in sordina, poi sempre più convinti delle nostre idee, decidemmo che dovevamo realizzare concretamente una rievocazione storica, in costumi del tempo, della passione e morte di Gesù Cristo poiché solo con l’inappellabile giudizio della gente avremmo avuto la certezza di essere nel giusto.

Con i pochi mezzi che avevamo a disposizione, ma con l’entusiasmo e la bravura di tanti, a Pasqua del 1984 eravamo pronti per il debutto. Coinvolgemmo, come protagonisti, comparse e lavoranti alle scenografie, i nostri amici e parenti, oltre che noi, e arrivò il grande giorno! Fu un successo oltre ogni ragionevole aspettativa e, da allora fino ad oggi, non ci siamo più fermati.

Naturalmente abbiamo avuto alti e bassi, come accade per ogni cosa nella vita, ma possiamo dire di aver fatto sempre il massimo rispetto alle nostre possibilità cercando di offrire al nostro Paese innanzitutto una rappresentazione degna della sua generosità che, al pari di quella del nostro Comune, ci ha permesso di realizzare questa manifestazione da cosi tanto tempo.

Giuseppe Marotta”.

I Video di Giuseppe Spasiano tratti dalla sua pagina di Facebook, su:

https://www.facebook.com/100000255529309/videos/pcb.5414571878561276/720793902289069

https://www.facebook.com/100000255529309/videos/pcb.5414571878561276/7357509674291277

GiSpa